sabato 29 ottobre 2016

Ma lo sapevate...?

Giuro che sono viva.
Giuro che lo so, mi faccio sentire proprio poco, e che sono passata dallo scrivere qualcosa ogni tre o quattro giorni al farvi aspettare a volte quasi un mese, e mi spiace un sacco non rendervi troppo partecipi della mia vita qui oltreoceano, ma solo un Exchange Student può capire quanto sia difficile far scivolare tutto nel giusto posticino per riuscire a vivere la routine quotidiana che ci si è prefissati in solo 24 ore, senza lasciare le briciole.

Per briciole, ovviamente, non intendo le briciole di quel pane buonissimo che quando cammini per le strade dei nostri bei paesini italiani riesci a odorare da decine di metri in lontananza. Quel pane, quel profumo di farina bruciacchiata che rimane sul fondo del sacchetto marrone, quella crosta fratturata e ramificata in venature di croccantezza e la sensazione di appagamento quando il sabato la nonna ti porta in panetteria e ti compra la classica Michetta, e finalmente puoi affondarci i denti, puoi sentire il profumo direttamente sotto il tuo naso e hai raggiunto quel desiderio tanto aspettato, fatto solo e semplicemente di acqua, farina, sale e lievito, ma indescrivibilmente buono, e tuo.

Qui in America tutto è diverso, per davvero... e anche il pane, quel semplice pezzettino per fare la scarpetta, non è poi così scontato.
Giuro che non ho MAI visto una panetteria da quando sono arrivata, giuro che non ho ancora assaggiato mezzo boccone di qualcosa degno di essere chiamato PANE, perchè quello che chiamano "bread" è o il nostro "pan bauletto" by santa mamma Mulino Bianco o il "garlic bread" ovvero pane all'aglio.

E considerando che io e l'aglio non andiamo molto d'accordo, posso dire che sono passati due mesi da quando ho mangiato per l'ultima volta qualcosa che posso davvero chiamare PANE.
Ma nonostante tutto ho provato dei cracker whole grain (della serie intergrali al 300%) che sono spaziali e sono fatti letteralmente di semi, semini e avena. Sono talmente integrali che quando li mangi ti senti una gallina(senza piume o ali), o un cavallo(senza zoccoli o coda)... quello che preferite! :)

Ok, non so perchè ogni volta che mi metto a scrivere finisco per dire qualcosa che non c'entra nulla, tipo il pane in questo caso.... ma almeno ora sapete una cosa in più del paese stelle e strisce!
E di cose che non sapete DI SICURO sugli Usa vi assicuro che ce ne sono a bizzeffe!
Non ci credete..?
Ok.
•Lo sapevate che per gli americani il migliore e più comune formaggio DEVE avere la forma di uno stecchino? Già. Sono ossessionati dai "Mozzarella Strings"(ora tu, lettore, torni indietro di qualche parole e rileggi la parola MOZZARELLA, perchè qui in America ti scordi le doppie Z e L, e la R di r ha proprio poco, ma piuttosto sembra più una U.... quindi ripeti insieme a me... MOZAUELA STRINGS).

•Lo sapevate che il latte qui non si beve alla mattina, ma piuttosto durante i pasti..? NO, non sto scherzando. Ed è anche peggio, perchè il latte che le famiglie comprano è al 70% chocolate milk, in pratica il nostro Latte e Nesquik!
Ma non vi preoccupate, non mi converto. La mia anima italiana ci tiene a ricordarmi che la mattina si fa colazione con Latte e Cereali, non con Bacon & Eggs, e che a cena, con la carne alla griglia si beve l'acqua, NON IL CHOCOLATE MILK!
AAAAAAAH e quasi dimenticavo! Non esistono i cartoni o le bottiglie di latte! Qui il latte lo vendono in flaconi come quelli dei detersivi! Giuro! E poi si chiedono perchè i bambini si bevono i saponi!
•Lo sapevate che c'è ancora gente che è convinta che Spaghetti with Meatballs (che vi ricordo qui si leggono SPAGHERI) e Alfredo Sauce sono la cosa più italiana che ci sia, oltre a Pizza, Mafia e Berlusconi?! MA GLI SPAGHETTI CON LE POLPETTE, anche se Lilli e il Vagabondo se li mangiano felici, O UNA SALSA BIANCASTRA CHE DI ITALIANO HA SOLO IL NOME NON SONO ITALIANI!!!




















• Lo sapevate che ci sono ancora americani che credono che le nostre case sono fatte totalmente di pietra e terra ,e mi chiedono se in italia abbiamo la televisione e internet?! Ma dico io... non viviamo mica nel Burundi!

QUESTA É MILANO...
 NON QUESTA!

•Lo sapevate che lo stereotipo dei ragazzi strabelli vale solo per i giocatori di football, e non tanto per le cheerleader..? Quello che intendo è che se salendo sull'aereo per gli USA ci si aspetta di arrivare in una scuola americana e sentrsi il brutto anatroccolo che si divincola tra le bellissime cheerleader che tutti abbiamo conosciuto grazie a High School Musical, per noi ragazze, soprattutto se italiane, qualche chance in più per sopravvivere alla selezione c'è!!!

Infatti lo stereotipo qui si attenua un po', ma non si azzera a 0% di verità!
Ricordo che in High School Musical i ragazzi giocavano a basket, a parte qualche pischello che si destreggiava tra balletti, canzoni e tip-tap a ritmo di "Pop to the top", mentre nelle tv serie più conosciute i bellocci erano tutti concentrati nella squadra di football... beh, qui per quanto riguarda i ragazzi è proprio così, ad eccezione di qualcuno che ha preferito correre dietro ad una palla giocando a Soccer (il nostro calcio) piuttosto che fare quasi a botte per afferrarla giocando a football!




Ora la smetto qui con la serie dei LO SAPEVATE perchè non voglio svelarvi tutto subito, e perchè già so che da qui a Giugno scoprirò qualcosa di nuovo ogni giorno! E prometto che vi tengo informati, o almeno ci provo...

Volevo scrivere un post un po' più tranquillo rispetto al precedente perchè non sempre si può scrivere in modo personale e vagamente filosofico, altrimenti si stufa il lettore.
Ma a presto scriverò un post un po' più personale con tutto quello che mi è successo in questo ultimo mese, e giuro vale la pena leggerlo, perchè.... ARIA DI CAMBIAMENTI IN OGNI SENSO!!!!

Vabbeh, io vi lascio con l'acquolina in bocca!

Un bacio dalla ragazza oltreoceano!

Veronica

giovedì 6 ottobre 2016

Una mia riflessione. Nulla più.

I triangoli.
I triangoli sono la perfezione senza compromessi.
Sono piccoli, sono grandi, sono fragili o sono stabili... tutto dipende dalle prospettive, e dai gusti personali.
Volendo potrei ammettere che sono diversi per ognuno di noi, come per ognuno di noi sono diversi gli ideali e le aspettative.

Il triangolo è stabilità assoluta.
Ed è equilibrio instabile.
É il compromesso tra il sicuro al presente e la sicura insicurezza del futuro.

Credeteci o no, mi sto rendendo conto in questo luogo che ogni giorno mi appartiene un po' di più, che non c'è figura più perfetta del triangolo per tradurre quello che si prova stando oltre oceano, senza appigli, soli e persi come una lucciola nella notte.
Mi spiego.

Questa figura è una ma molteplice, e senza la propria materia tutto crolla. Un punto in meno e tutto si distrugge, tutto implode.
La mia vita, e la vostra, la vita umana e la vita in sè che ci circonda non può essere altro che chiamata TRIANGOLO.
Un perimetro, un'area, tre vertici e tre angoli con rispettive regole e parametri senza i quali il tutto non potrebbe essere ciò che per definizione e natura è.

L'area è il nucleo pulsante di tutto, la sostanza, la nostra esistenza. Senza un cuore non saremmo nessuno, tanto anatomicamente quanto spiritualmente, e il tempo non dovrebbe scorrere per noi, saremmo solo un pensiero indefinito che non ha ragione di esistere. Il cuore non a caso sta al centro, nel profondo, nascosto e protetto come se non volesse rendersi troppo vulnerabile. É incredibile la natura, sa perfettamente il male che si può provare per gli eventi da affrontare, e conosce benissimo la fitta che si sente al petto quando una parola in eccesso arriva dritta a rompere l'equilibrio... per questo il nucleo, la nostra Area sta così in fondo, così nascosta o così protetta.

Il perimetro è l'estensione della nostra storia e la catena di eventi che ci formano, e come nel triangolo fa per l'area, dà dei limiti al nostro vivere. Tutto quello che succede ci fa crescere e ci costituisce, che sia bene o male. La nostra storia si crea tratto dopo tratto,punto dopo punto, come del resto anche i lati del triangolo...

Tutto quello che accade e ci circonda, poi, succede per circostanze, e le circostanze sono determinate da chi siamo e dai Vertici del triangolo, ovvero gli effettivi apici che ci rendono Noi e non altri.
I punti più alti della nostra vita...?
La Famiglia, gli Amici, le Esperienze.

Senza i Vertici il triangolo è denaturato, e si trasforma in solo tre linee rette poste vicine senza un apparente senso, e come lui, anche noi non siamo niente.
Senza Famiglia non abbiamo radici e non abbiamo una strada da seguire, o perlomeno una cartina che ci indichi tutte le strade possibili per arrivare alla meta ; Non abbiamo stimolo e non abbiamo vita, perchè la famiglia è quella che la vita te la dà e non smette mai di renderla incredibile. Quando non c'è famiglia non c'è capacità di essere se stessi, e così non ci sono gli amici.
Senza Amici non abbiamo le risate e i ripensamenti, non abbiamo uno sfogo sincero, fuori dalla sfera della comprensione perchè è giusto così. Senza amici non abbiamo la felicità completa, e senza amici, soprattutto, non abbiamo nemmeno le Esperienze, perchè è con loro che si sbaglia e si prova.
Senza Esperienze non siamo nessuno, siamo solo un pallocino che si fa trasportare dall'aria senza badare all'altezza o a delle guglie troppo appuntite che potrebbero farlo scoppiare da un momento all'altro, giusto perchè non ha esperienza e non sa che la sua fine non è poi così impossibile.

Lo so che non è comune paragonarsi ad un triangolo, sopratutto se sei dall'altra parte del mondo e la gente non sa esattamente quello che provi e aspetta che tu scriva per tenersi al passo.
So anche che non ho scritto per un po' di tempo, ma quando ci si mette il cuore, tutto si blocca e la mente non ha da che pensare a stare bene, o perlomeno dare una mano al cuore a tirarsi su d'animo.

Questo mese di silenzio mi è servito a chiarire un po' le idee, a dare un po' di spazio a me stessa e a capire cosa davvero ho scelto di affrontare.

Per chiunque voglia partire, si prepari ad avere le tasche colme di quei bigliettini che alle elementari ti arrivavano con scritto "Hei ti voglio bene" o "vuoi stare con me? si no", di foto accartocciate, di caramelle prese al cinema e mai mangiate perchè erano il ricordo di una serata speciale, di quegli odiati centesimi rossastri che non ti ritroverai sparsi per la borsa per un anno intero e di quei 10 euro che la nonna ti dà ogni volta che sente la parola vacanza.... preparatevi a portare questo e tanto altro nelle vostre tasche, perchè vi servirà, vi farà sentire a casa, nonostante come a casa non vi sentirete mai. Se avete dello spazio ancora da riempire, allora buttateci tutti i ricordi che potete, perchè saranno l'appiglio nei momenti di crollo e la forza per ripartire.
E se riuscite, in più, lasciate vuoto quel taschino dentro la giacca che nessuno usa mai, quello vicino al cuore, perchè al ritorno, lo vorrete riempire della vita che vi siete costruiti da soli, con la vostra forza, mentre avete sfidato tutto e siete andati via.

Forza e coraggio, tutto costituisce Esperienza dopotutto!

Un Bacio,
Veronica