giovedì 6 ottobre 2016

Una mia riflessione. Nulla più.

I triangoli.
I triangoli sono la perfezione senza compromessi.
Sono piccoli, sono grandi, sono fragili o sono stabili... tutto dipende dalle prospettive, e dai gusti personali.
Volendo potrei ammettere che sono diversi per ognuno di noi, come per ognuno di noi sono diversi gli ideali e le aspettative.

Il triangolo è stabilità assoluta.
Ed è equilibrio instabile.
É il compromesso tra il sicuro al presente e la sicura insicurezza del futuro.

Credeteci o no, mi sto rendendo conto in questo luogo che ogni giorno mi appartiene un po' di più, che non c'è figura più perfetta del triangolo per tradurre quello che si prova stando oltre oceano, senza appigli, soli e persi come una lucciola nella notte.
Mi spiego.

Questa figura è una ma molteplice, e senza la propria materia tutto crolla. Un punto in meno e tutto si distrugge, tutto implode.
La mia vita, e la vostra, la vita umana e la vita in sè che ci circonda non può essere altro che chiamata TRIANGOLO.
Un perimetro, un'area, tre vertici e tre angoli con rispettive regole e parametri senza i quali il tutto non potrebbe essere ciò che per definizione e natura è.

L'area è il nucleo pulsante di tutto, la sostanza, la nostra esistenza. Senza un cuore non saremmo nessuno, tanto anatomicamente quanto spiritualmente, e il tempo non dovrebbe scorrere per noi, saremmo solo un pensiero indefinito che non ha ragione di esistere. Il cuore non a caso sta al centro, nel profondo, nascosto e protetto come se non volesse rendersi troppo vulnerabile. É incredibile la natura, sa perfettamente il male che si può provare per gli eventi da affrontare, e conosce benissimo la fitta che si sente al petto quando una parola in eccesso arriva dritta a rompere l'equilibrio... per questo il nucleo, la nostra Area sta così in fondo, così nascosta o così protetta.

Il perimetro è l'estensione della nostra storia e la catena di eventi che ci formano, e come nel triangolo fa per l'area, dà dei limiti al nostro vivere. Tutto quello che succede ci fa crescere e ci costituisce, che sia bene o male. La nostra storia si crea tratto dopo tratto,punto dopo punto, come del resto anche i lati del triangolo...

Tutto quello che accade e ci circonda, poi, succede per circostanze, e le circostanze sono determinate da chi siamo e dai Vertici del triangolo, ovvero gli effettivi apici che ci rendono Noi e non altri.
I punti più alti della nostra vita...?
La Famiglia, gli Amici, le Esperienze.

Senza i Vertici il triangolo è denaturato, e si trasforma in solo tre linee rette poste vicine senza un apparente senso, e come lui, anche noi non siamo niente.
Senza Famiglia non abbiamo radici e non abbiamo una strada da seguire, o perlomeno una cartina che ci indichi tutte le strade possibili per arrivare alla meta ; Non abbiamo stimolo e non abbiamo vita, perchè la famiglia è quella che la vita te la dà e non smette mai di renderla incredibile. Quando non c'è famiglia non c'è capacità di essere se stessi, e così non ci sono gli amici.
Senza Amici non abbiamo le risate e i ripensamenti, non abbiamo uno sfogo sincero, fuori dalla sfera della comprensione perchè è giusto così. Senza amici non abbiamo la felicità completa, e senza amici, soprattutto, non abbiamo nemmeno le Esperienze, perchè è con loro che si sbaglia e si prova.
Senza Esperienze non siamo nessuno, siamo solo un pallocino che si fa trasportare dall'aria senza badare all'altezza o a delle guglie troppo appuntite che potrebbero farlo scoppiare da un momento all'altro, giusto perchè non ha esperienza e non sa che la sua fine non è poi così impossibile.

Lo so che non è comune paragonarsi ad un triangolo, sopratutto se sei dall'altra parte del mondo e la gente non sa esattamente quello che provi e aspetta che tu scriva per tenersi al passo.
So anche che non ho scritto per un po' di tempo, ma quando ci si mette il cuore, tutto si blocca e la mente non ha da che pensare a stare bene, o perlomeno dare una mano al cuore a tirarsi su d'animo.

Questo mese di silenzio mi è servito a chiarire un po' le idee, a dare un po' di spazio a me stessa e a capire cosa davvero ho scelto di affrontare.

Per chiunque voglia partire, si prepari ad avere le tasche colme di quei bigliettini che alle elementari ti arrivavano con scritto "Hei ti voglio bene" o "vuoi stare con me? si no", di foto accartocciate, di caramelle prese al cinema e mai mangiate perchè erano il ricordo di una serata speciale, di quegli odiati centesimi rossastri che non ti ritroverai sparsi per la borsa per un anno intero e di quei 10 euro che la nonna ti dà ogni volta che sente la parola vacanza.... preparatevi a portare questo e tanto altro nelle vostre tasche, perchè vi servirà, vi farà sentire a casa, nonostante come a casa non vi sentirete mai. Se avete dello spazio ancora da riempire, allora buttateci tutti i ricordi che potete, perchè saranno l'appiglio nei momenti di crollo e la forza per ripartire.
E se riuscite, in più, lasciate vuoto quel taschino dentro la giacca che nessuno usa mai, quello vicino al cuore, perchè al ritorno, lo vorrete riempire della vita che vi siete costruiti da soli, con la vostra forza, mentre avete sfidato tutto e siete andati via.

Forza e coraggio, tutto costituisce Esperienza dopotutto!

Un Bacio,
Veronica


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